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Cun Renato Calligaro Buje e jè un pont di chest mont
Renato Calligaro Susìn, (Buje 1928/2023), tal 1944 un dai zovins fondadôrs de ‘Academia Bujense degli Accesi’; pitôr, grafic, ilustradôr e ancje vignetist di satire politiche e di costum, un dai mestris dal fumet talian, al è cognossût in Italie e in Europe pes sôs oparis, paradigme de anime cosmopolite e creative di cui che al è citadin di Buje e dal mont: cun lui, mestri di art e di pinsîr, Buje e jè un pont di chest mont.
BUJA estate 1944: dieci ragazzi, in piena guerra mondiale durante l'occupazione tedesca, agli albori della Resistenza e della lotta di Liberazione, fondano l' ACCADEMIA BUJENSE degli ACCESI. Fra di loro un giovanissimo Renato Calligaro (Buja, 28 gennaio 1928) che aprirà una serie di incontri clandestini con una lettura su “La città giardino del futuro”.
Così durante la guerra inizia l’attività di pittore e scrittore e partecipa alla Resistenza. Fanno da sfondo alla sua esperienza artistica il prolungato soggiorno nell' America Latina, prima e dopo la guerra; la guerra stessa vissuta nel Friuli dei tedeschi e dei partigiani; l'infanzia delle distanze, misurate allora in viaggi di venti giorni di mare fra i due continenti; il definitivo ritorno dal "viaggio".
In Calligaro si sono incrociate le istanze della cultura esistenzialista europea con la dimensione mitica del continente sud-americano e la condizione di "straniero". L'essere "straniero" rimane la sua cifra poetica: straniero in America come europeo, straniero in Friuli come emigrato, straniero in pittura come scrittore, straniero nei fumetti come pittore: condizione esistenziale di "straniamento" propria di un poeta che riesce a guardare la realtà sempre con occhi stupiti.
Renato Calligaro è uno dei maestri del fumetto italiano che hanno aperto la strada nella direzione della narrazione grafica e autoriale. Aveva iniziato con il fumetto politico/satirico sulle pagine di Cronache Friulane per poi proseguire sulle riviste Linus e Alterlinus. Ha collaborato con le sue vignette e illustrazioni con Il Manifesto, Lotta Continua, Reporter, L’Espresso, Satiricon (La Repubblica), Tango, Cuore (L’Unità) e Le Monde.
Oltre all’attività artistica e pittorica è scrittore e teorico dell’arte, e ha fondato e diretto la rivista di fenomenologia e antropologia dell’arte TempoFermo. Tra le sue pubblicazioni più importanti segnaliamo i "poemi per immagini": Montagne (1978), La favola di Orfeo (1978), Casanova/Henriette (1978/79), Oltreporto (1980), Deserto (1980), Lirica 4 (1980), Zeppelin (1984), Poema Barocco (1988):qui libro e quadro insieme, permettono al fruitore di partecipare a quella esperienza di ambiguità in cui l'arte di oggi trova ancora ragione di essere: recupera nella pittura la "narrazione" ,come quadri-sequenze di forme inventate, astratte o rappresentative, simboliche o realiste, materiche o di collage, che si sviluppano l'una dall'altra formando il "racconto". Considera fondamentali nel suo iter creativo le esperienze multimediali: grafica pura, illustrazione pubblicitaria e editoriale, fumetto, pittura, letteratura e infine video. Nel video, "Lis striis di Gjermanie", (ED. Kappavu, 1992)videoarte pionieristica per una fiaba friulana , libera interpretazione di una favola friulana, Calligaro crea testi, disegni, pitture che fonde alle riprese dal vero : nella fase del montaggio interviene lo specifico elettronico per l'ulteriore invenzione e deformazione artistica del materiale.
Fra donne volteggianti nel cielo, fra macchine di guerra, piroscafi e approdi di terre lontane, fra dune di sabbia e paesaggi infuocati, fra orizzonti di terra e di mare, nei suoi quadri-sequenza emergono profili di colline friulane, di campanili bujesi, di chiesette campestri, di ciminiere, di case e di nuvole conosciute .
guglielmo pitzalis
https://youtu.be/gglK4iB6qcA?si=MeS0CozhDJGgwzXB
https://www.anpiudine.org/bella-ciao-renato-calligaro/
https://www.nordest24.it/morto-renato-calligaro-buja-lutto-pittore-vignettista/
https://youtu.be/DXDhogL9ok0?si=X27sD_dTyYUQrvFi
DALLE VILLOTTE ALLA PIZZICA MUSICHE TAL CURTÎL di Parùs
a Sopramonte di BUJA : VENERDI' 25 alle 20.oo
DALLE VILLOTTE ALLA PIZZICA
MUSICHE TAL CURTÎL di Parùs
Vinars ai 25 di Avost 2023, aes 8 di sere a Saramont di Buje
INTAL CURTÎL DE OSTARIE DI PARUS
DAL FRIULI AL SALENTO DALLE VILLOTTE ALLA PIZZICA
MUSICHE TAL CURTÎL
A sunaràn e a cjantaràn i DECANTO
Giorgio Parisi voce, clarinetto, charango, organetto diatonico
Alberto Sergi voce, tamburello
SE AL PLÛF O LARÌN A SOTET
Giorgio Parisi, insegnante e musicista, diplomato in clarinetto presso il Conservatorio Tomadini di Udine, laureato in musicologia presso l’università di Roma Tor Vergata e Master in Pedagogia della musica a Lugano. Svolge attività di educazione musicale, in nidi, scuole dell’infanzia e primarie e attività concertistiche in regione con vari progetti e ensemble a cui prendono parte svariati artisti. Collabora con l’Anpi di Udine, con il Teatri Stabil Furlan, con Areaarea, Zeroidee, Teatro della Sete.
Alberto Sergi è di origini salentine e vive in Friuli: appassionato interprete del repertorio tradiziolnal-popolare salentino, porta la musica popolare del Sud Italia al di là dei suoi confini geografici e culturali intrecciandola con sonorità fresche, ricche di colori e sfumature che sfociano in un mare che lega diverse culture e stili musicali.
VicinoLontanoMont : Venzone 21 luglio Destiny/Destination Traiettorie di migrazione
Destiny / Destination al nas, tant che progjet condividût, dal incuintri tra doi vagabonts de anime, un artist poliedric, Carlo Vidoni, e un antropolic itinerant, AlessandroMonsutti.
Inte idee di lâ di là des angossis e des pôris, devant di un mont percepît tant che inciert, là che la mobilitât di ciertis personis e je viodude tant che une menace pe stabilitât de vite di altris personis, i autôrs a àn metût a confront traietoriis di migrants che a son lâts fûr de Italie o a son rivâts in Italie in moments diferents, sburtâts di ancjetant diferentis motivazions.
Il pont di partence visuâl, estetic e naratîf, al è stât ispirât des liniis des mans che, simbul dal destin di ognidun e al stes timp universâl , a contin storiis diferentis unidis de lôr condividude umanitât.
L'itinerari proponût di chest lavôr si disgardee traviers contis biografichis curtis di vot personis che a contin i lôr percors: storiis di migrazion, di separazion e dolôr ma ancje di curiositât e sperance. A compagnin lis lôr contis i dissens di Carlo Vidoni che a visualizin la transitorietât e lizerece des vitis, i tescj poetics di Alessandro Monsutti, a riclamâ percors itinerants e emotîfs, e lis poesiis di Tareq Aljabr, Ebrahim Amuts, Mohsen Lihidheb, Cléo Petric, Michêl Picardi, che nus consegnin framents di un viaç esistenziâl.
Chest libri, traviers lis testemoneancis, i tescj, lis poesiis e i dissens al nas dal desideri di jessi di ispirazion a letoris e letôrs acompagnantju traviers la linie sutile che e lee la esperience individuâl ae storie coletive.
Destiny / Destination nasce come progetto condiviso dall’incontro tra due vagabondi dell’anima, un artista poliedrico, Carlo Vidoni, e un antropologo itinerante, Alessandro Monsutti.
Nell’idea di andare oltre le angosce e le paure, di fronte a un mondo percepito come incerto, nel quale la mobilità di certe persone è vista come una minaccia per la stabilità della vita di altre persone, gli autori hanno messo a confronto traiettorie di migranti che sono usciti dall’Italia o sono arrivati in Italia in momenti diversi, spinti da altrettanto diverse motivazioni.
Il punto di partenza visuale, estetico e narrativo, è stato ispirato dalle linee delle mani che, simbolo del destino di ciascuno e al contempo tratto universale, raccontano storie differenti unite dalla loro condivisa umanità.
L’itinerario proposto da questo lavoro si snoda attraverso brevi racconti biografici di otto persone che narrano i loro percorsi: storie di migrazione, di separazione e dolore ma anche di curiosità e speranza. Accompagnano i loro racconti i disegni di Carlo Vidoni che visualizzano la transitorietà e lievità delle vite, i testi poetici di Alessandro Monsutti, a evocare percorsi itineranti ed emotivi, e le poesie di Tareq Aljabr, Ebrahim Amini, Mohsen Lihidheb, Cléo Petric, Michele Picardi, che ci consegnano frammenti di un viaggio esistenziale.
Questo libro, attraverso le testimonianze, i testi, le poesie e i disegni nasce dal desiderio di essere di ispirazione a lettori e lettrici accompagnandoli attraverso la linea sottile che lega l’esperienza individuale alla storia collettiva.
Destiny / Destinationest né comme projet collaboratif de la rencontre de deux vagabonds de l’âme, un artiste aux multiples facettes, Carlo Vidoni, et un anthropologue itinérant, Alessandro Monsutti.
Dans l’idée d’aller au-delà des angoisses et des peurs face à un monde perçu comme incertain, dans lequel la mobilité de certaines personnes est vécue comme une menace pour la stabilité de la vie d’autres personnes, les auteurs ont confronté les trajectoires de migrants qui ont quitté l’Italie ou sont arrivés en Italie à des moments différents et poussés par des motivations tout autant diverses. Le point de départ visuel, esthétique et narratif a été inspiré par les lignes de la main qui, symboles du destin de chacun et dans le même temps caractéristique universelle, racontent différentes histoires unies par leur commune humanité.
L’itinéraire proposé par cet ouvrage serpente à travers les courts récits biographiques de huit personnes qui narrent leurs trajectoires : histoires de migration, de séparation et de douleur mais aussi de curiosité et d’espoir. Leurs récits sont accompagnés des dessins de Carlo Vidoni, qui rendent visible la fugacité et la légèreté des vies, des textes poétiques d’Alessandro Monsutti, qui évoquent des parcours itinérants et émotionnels, et des poèmes de Tareq Aljabr, Ebrahim Amini, Mohsen Lihidheb, Cléo Petric et Michele Picardi, qui nous livrent les fragments d’un voyage existentiel.
Ce livre, à travers les témoignages, les textes, les poèmes et les dessins est né du désir d’offrir une source d’inspiration aux lecteurs et lectrices en les accompagnant à travers la fine ligne qui relie l’expérience individuelle à l’histoire collective.
Sabide 1 di lui 2023, aes 20.30 a Tombe di Buje LEO VIRGILI & NICOLE COCEANCIG e VIDIDULE IN CONCIERT
Sabide 1 di lui 2023, aes 20.30 a Tombe di Buje
CENTRO SOCIALE DON CORRADO
LEO VIRGILI & NICOLE COCEANCIG e VIDIDULE
UNE SERE DI ISTÂT IN CONCIERT
Le iniziative e fas part dal progjet CULINIS DI MUSICHE & NATURE metût adun e promovût de Associazion culturâl EL TOMÂT APS e di LEGAMBIENTE DEL FRIULI COLLINARE,
in colaborazion cun CHEI DI TOMBE e PRO BUJE e con il sostegno ed il contributo della COMUNITÀ COLLINARE DEL FRIULI e del COMUNE DI BUJA.
Nicole Coceancig: cjantautore zovine, dal 2018 e interprete tocs inedits e popolârs furlans insiemi a varis musiciscj de regjon: e je une des vôs furlanis plui espressivis e ispiradis dai ultins agns che, cuntun repertori sanghin e poetic, e je simpri in ricercje straordenarie di une tradizion cosmopolite.
Leo Virgili: musicist polistrumentist, session man, rangjadôr e compositôr, cuntune vore di esperiencis di produzion musicâl par teatri, danze, radio, cine, publicazions editoriâls e musicâls tant che autôr e esecutôr. Al è diretôr artistic dal festival des lenghis minoritariis "Suns Europe" e de etichete 'Musiche Furlane Fuarte' .
Vididule Project: la energjie dal folk e la magjie dal flaut intun grup musicâl dulà che si messedin il folk, il rock, il pop e il blues e un repertori di tocs origjinâi in lenghe furlane, che a spieglin ad implen la identitât dal grup: Vididule, une plante rampighine che e puarte le proprie rose fasintsi strade ancje in lûcs erts.
LEO VIRGILI & NICOLE COCEANCIG e VIDIDULE PROJECT
UNE SERE DI ISTÂT IN CONCIERT
sabato primo luglio alle 20.30 nel Centro Sociale Don Corrado a Tomba di Buja,