BUINE PASCHE cun tune poesie di MARIA FORTE

VINT DI PASCHE di Maria Forte
 
Un vint clâr di cjampanis
al fâs Pasche di gnûf.
 
Puartadis vie lis violis dai altârs
e torne fieste
tal cîl dai piersolârs.
 
Ma il vint di Pasche
al sgrie dibant
peraulis dolcis su l'aghe.
 
E si cîr la Tiere Imprometude
simpri di là
dai flôrs dal piersolâr.
 
BUONA PASQUA in POESIA FRIULANA di M.Cristina Nascosi Sandri
Con la lirica di una grande poetessa furlana, MARIA FORTE
di M. Cristina Nascosi Sandri
 
BUONA PASQUA in POESIA FRIULANA di M.Cristina Nascosi SandriVenerdi, 02/04/2021 -
Maria Tore Barbina ed Andreina Nicoloso Ciceri, scrittrici e critiche della regione più compendiativa dell’Italia tutta, il Friuli-Venezia Giulia, anni fa, nel loro volume antologico "Scrittrici contemporanee in Friuli", sottolinearono come "(...) Quella sia una regione strutturata dalla donna più che dall'uomo”.
Secondo loro, infatti, dalle pagine di lirica e di prosa delle letterate ‘furlane’, emergono ‘ritratti del Friuli quanto mai lontani dall'immagine oleografica, folcloristica o mitica che spesso viene contrabbandata per autentica’. A incominciare dalla madre di tutte le scrittrici in marilenghe (madrelingua), Caterina Percoto, grazie alla sua prospettiva di ‘poetessa contadina’, figlia della sua terra e del suo tempo, ed all'estrema cura lessicale e grammaticale nell'uso della lingua.
 
Ma è nel secondo dopoguerra che sboccia la migliore letteratura friulana al femminile, con Maria Forte, Novella Cantarutti, Nadia Pauluzzo, Jolanda Mazzon, Ida Vallerugo - solo per citarne alcune. Maria Forte (1899-1979), in particolare, ha esordito con la poesia, ma ha trovato il suo canale espressivo d'elezione nella narrativa, regalando alla letteratura in friulano due raccolte di racconti e, soprattutto, due ottimi romanzi (Cjase di Dalban; La tiere di Lansing).
 
La Forte è stata insegnante, poetessa, scrittrice. Iniziati gli studi magistrali a San Pietro al Natisone, dovette interromperli per la rotta di Caporetto (1917) e li completò a Rimini. Insegnò a Viserba, Madonna e San Floriano di Buia. Scrisse dapprima, come detto, poesia per passare poi al racconto ed infine al romanzo. Appartenne al gruppo di Risultive. Anche la sua prosa spicca per la proprietà e la ricchezza della lingua, caratteristiche sempre molto precise, in particolar modo, ‘al femminile’. Collaborò alle pubblicazioni della Società Filologica Friulana. Le sono state intitolate due scuole: a Buia e ad Udine.
A seguire, in prossimità della Pasqua, si propone una lirica in argomento, di Maria Forte, bella, semplice, ma profonda quanto mai.

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UNO SGUARDO SULLA VITA DELLE DONNE NEL MONDO

Sabato 9 marzo alle ore 18.oo nel Centro Meneute di Avilla di Buja

in occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle donne

incontro con la dott.ssa Daniela Gerin

UNO SGUARDO SULLA VITA
DELLE DONNE NEL MONDO


Daniela Gerin, già ginecologa consultoriale a Trieste, socia della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni e del Gruppo Immigrazione Salute  Fvg, attiva nel gruppo salute donna, socia fondatrice della Casa Internazionale delle Donne di Trieste. Viaggiatrice.

Pe Fieste des Feminis, incuintri cun Daniela Gerin, dotoresse, par tancj agns responsabil dal plui impuartant consultori di Triest, dulà che si è cjapade a cûr la salût e la vite di tantis feminis ancje forestis

SABIDE AI 9 DI MARÇ AES SÎS DI SERE
TAL CENTRO MENEUTE DI VILE DI BUJE

 

 

GUARDO NELLO SPECCHIO LO SPECCHIO NON MENTE di Mauro Pignataro per la Giornata della Memoria

Mauro Pignataro per la Giornata della Memoria a BUJA il 27 gennaio 2024
 
GUARDO NELLO SPECCHIO
 
LO SPECCHIO NON MENTE
 
Guardo nello specchio e vedo un bimbo, è triste, magro deperito, porta un pigiama a righe. Lo specchio non mente. 
 
Guardo nello specchio e vedo un bambino, ha la pelle rossa e porta una penna d'aquila in testa. Lo specchio non mente. 
 
Guardo nello specchio e vedo una bambina, è vestita con un bellissimo arkhaluh armeno, ha la faccia smarrita. Lo specchio non mente.
 
Guardo nello specchio e vedo un bambino con la kefiah, piange, piange a dirotto è solo ha perso tutti. Lo specchio non mente.
 
Guardo nello specchio e vedo tanti, troppi bambini, tutti diversi, tutti uguali, occhi lucidi, smarriti, soli. Lo specchio non mente.
 
Guardo nello specchio e vedo una persona anziana, molto anziana, piange, si dispera, anche lei ha guardato nello specchio e lo specchio non mente. 
 
Guardo nello specchio e vedo la persona anziana chiedersi: ma il nostro sacrificio non doveva essere l'ultimo? Lo specchio non mente.

ANPI UDINE : CESSATE IL FUOCO IN PALESTINA ED IN UCRAINA

ANPI :  CESSATE IL FUOCO IN PALESTINA ED IN UCRAINA

UDINE - SABATO 24 FEBBRAIO 2024 – ORE 15,30
Corteo con partenza dal Monumento alla Resistenza di Piazzale XXVI luglio e arrivo in Piazza Matteotti

Abbiamo il compito di costruire insieme una società globale pacifica, nonviolenta, responsabile, per consegnare alle future generazioni un mondo migliore di quello che abbiamo ricevuto.

 Non ci sarà giustizia sociale e climatica, lavoro dignitoso e piena democrazia in un mondo in guerra, che usa le risorse per la morte e non per la vita, nel quale la giustizia, il diritto internazionale e umanitario vengono calpestati nell’impunità dei colpevoli. La guerra non è mai una soluzione e l’orrore non deve diventare un’abitudine.

Chiediamo nuovamente a movimenti, reti, associazioni, sindacati, parrocchie, comitati locali, di mobilitarsi insieme nelle piazze italiane, per ribadire il NO a tutte le guerre e il NO al riarmo, per costruire un mondo di pace, di sicurezza e di benessere per tutte e per tutti, per chiedere alle istituzioni italiane ed europee di scegliere la via della pace, impegnandosi per:

• la messa al bando delle armi nucleari

• la riduzione immediata delle spese militari a favore della spesa sociale, sanitaria, per la tutela ambientale del territorio e per una difesa civile e nonviolenta

• la riconversione dell’industria bellica, che sta traendo immensi profitti dalle guerre e dai conflitti armati
• l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza

• la liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, la fine dell’assedio e dell’isolamento di Gaza, il libero accesso agli aiuti umanitari e l’assistenza alla popolazione palestinese

• il riconoscimento dello Stato di Palestina, la fine dell’occupazione e della violenza in Cisgiordania
• la soluzione politica e non militare della guerra in Ucraina, per porre fine all’illegale occupazione russa e per costruire le condizioni di libertà, democrazia, convivenza e di sicurezza comune per l’Europa intera

• il riconoscimento del diritto di asilo e la protezione a dissidenti, obiettori di coscienza, renitenti, disertori, profughi, difensori dei diritti umani, giornalisti, attivisti sociali e sindacalisti vittime della repressione politica in ogni contesto e nazione
• il rafforzamento dell’azione umanitaria e di protezione dei diritti umani nei contesti di violenza strutturale (Afghanistan, Myanmar, Nagorno Karabakh, Iran…)

• lo stanziamento dello 0,7% del PIL a favore della cooperazione allo sviluppo

• la promozione di conferenze regionali di Pace sotto l’egida delle Nazioni Unite, per ricostruire convivenza e sicurezza nelle regioni martoriate da guerre in Medio Oriente e in Africa, che coinvolgono milioni di persone che vengono uccise, espulse dalle proprie case, impoverite, costrette alle migrazioni forzate

ADERISCONO:

Alleanza Verdi e Sinistra, Arci Territoriale di Udine e Pordenone, Associazion Culturâl El Tomât APS di Buje, Associazione ALFI LUNE, Associazione LaTela, ATTAC Udine, Centro “Balducci” Zugliano, CGIL Udine, Circolo Legambiente Udine APS, Comitato Stop TTIP Udine, Comunità Palestinese FVG, Donne in nero, Europa Verde Udine, Possibile FVG, Potere al Popolo, Rete Radié Resch – gruppo di Udine, Rifondazione Comunista

 

... altri che erano stati internati in Germania ..iniziative per la Giornata della Memoria.

... altri si seppe che furono mandati in campi di lavoro e

altri che erano stati internati in Germania”

BUJA : sabato 27 gennaio h.15.oo

iniziative per la Giornata della Memoria

 

Anche quest'anno, nel pomeriggio di sabato 27 gennaio alle ore 15.oo,  laAssociazion Culturâl El Tomât APS e la sezione di Buja dell'A.N.P.I. intitolata a “Vilma e Ranieri Pezzetta”, con la collaborazione del gruppo di Buja dell' A.N.A. Associazione Nazionale Alpini e della sezione di Udine dell' A.N.E.D. Associazione Nazionale Ex Deportati, con il patrocinio del Comune di BUJA,invitano tutte le cittadine e i cittadini di Buja, alla cerimonia pubblica della deposizione della corona alla stele che ricorda i deportati bujesi deceduti nei campi di sterminio, stele voluta e donata da Bianca Marini Solari nel 1998.

Come tradizione sarà la occasione per condividere pensieri, letture e riflessioni sul tema della giornata della Memoria.

 

Forse tutto era incominciato con quel rastrellamento drammaticamente descritto nei racconti di Pietro Menis “Il rastrellamento di Buja del 21 dicembre 1944 ...Un manipolo di tedeschi, provenienti dal nord prende posto in una stanzetta del piano terra del municipio ... Durante la notte centinaia e centinaia, forse migliaia di tedeschi con cani poliziotto, cosacchi con le loro immancabili carrette e fascisti repubblichini, bloccano tutte le strade di accesso al paese … Nessuno doveva sfuggire alla caccia: un paese di partigiani, quello di Buja, che doveva essere punito esemplarmente … La caccia durò a lungo: a mezzogiorno il cortile della casa del fascio, era affollatissimo di uomini e di donne di tutta le età e di giovinetti … mentre il sole calava, alcuni camion, si fermarono sulla strada adiacente alla casa del fascio e su quelli vennero spinti i prigionieri: uomini e donne alla rinfusa portati via a Udine, nelle malfamate carceri di via Spalato … Qualcuno tornò per il prossimo Natale. Altri si seppe che furono mandati in campi di lavoro e altri che erano stati internati in Germania”

 

Come sottolinea la senatrice Liliana Segre, per contrastare l’oblio e la indifferenza, è necessario legare la lotta all’antisemitismo alla memoria delle vittime odierne delle guerre, delle persecuzioni e delle dittature e alla ripulsa dell'odio, del razzismo, delle discriminazioni e dei pregiudizi, come ci ricordano i principi fondamentali della nostra Costituzione Repubblicana.

In questa occasione, verrà data lettura di nuovi appunti di storie delle vite delle deportate e dei deportati bujesi, emerse da ulteriori ricerche in corso, curate dai soci del Tomât e dell'ANPI di Buja, onorando così l'impegno della memoria e della riflessione, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e di tutte le vittime dei campi di concentramento nazisti e fascisti.

Informazioni aggiuntive