Dire di no al nulla
vita impegno e scrittura
Giovanni Ragagnin a dieci anni dalla morte
alle ore 17:00 di sabato 18 maggio 2013 presso la sala della Biblioteca comunale “6 di mai dal ’76” a Buja
(indicazioni stradali al link: http://goo.gl/maps/8GQ8Y)
[...] certo sarebbe stato un tradire me stesso nel non tentare un’unione tra narrativa e poesia. [...] Non credo che il fine della poesia sia di dare un senso al mondo, come venne detto in uno degli ultimi convegni, ma il contrario: di abituare l’uomo al vuoto: il senso? una resistenza, forse, al cedimento (alla resa) [...] che cos’è l’arte se non il bisogno di dire No al Nulla, attestare la pienezza mancante [...].
da un quaderno autografo del 1995
Giovanni Ragagnin (Buja 1926 - ivi 2003) combatte con i partigiani e assieme agli amici più stretti fonda nel ’44 l’Accademia Bujense degli Accesi. Oltre alle attività culturali degli accademici, pubblica su quotidiani articoli e racconti fino ai primi anni ’50. Negli anni Sessanta Ragagnin inventa un linguaggio sperimentale e nel 1975 pubblica Rattle! Il sisma del ’76 è alla base del libro successivo, ma esce solo nel 1994. Il suo personalissimo stile è ormai consolidato e nel Vibrido La malattia non gli permette di vedere pubblicata l’ultima opera, portata a termine pochi giorni prima della morte:Il tipo viene edito nel 2005.
Interventi di
Rodolfo Zucco, Università di Udine
Rudi Fasiolo, L. Sc. Magrini, Gemona
Carlo Londero, Università di Udine
Renato Calligaro, pittore, Buja
Marina Marcolini, Università di Udine
Laura Nascimben, Università di Udine
Carmen Fornasiere Ragagnin, Buja
Letture di
Rossanna Valier, regista, Verona
Giovanni Ragagnin
vita, impegno e scrittura.
Conversazione e lettura di testi
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